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La risposta, per quanto possa spaventare, è .
Non oggi, forse non domani, ma sì, un grande terremoto arriverà, perché lo dice chiaramente la storia sismica del nostro Paese.

 

 

L’Italia è una terra che vive e si muove. I forti terremoti fanno parte del nostro passato recente e remoto: L’Aquila 2009, Amatrice 2016, Irpinia 1980, Messina 1908, solo per citarne alcuni. No, non abbiamo dimenticato Norcia 2016 piuttosto che Friuli 1976 o Avezzano 1915, la lista sarebbe troppo lunga.

Eppure, nonostante la memoria, viviamo ancora troppo spesso impreparati.

La scienza, oggi, non può prevedere con esattezza data e ora di un sisma, ma può dirci con certezza dove potrebbe colpire e con quale probabilità e questo basta per attivare la prevenzione.

Studiano i precursori sismici, come le emissioni di gas radon, i segnali geofisici e le deformazioni del suolo, ma non basta osservare il problema, bisogna agire prima.

La vera domanda non è se ci sarà un terremoto.
La vera domanda è: siamo pronti?

Le scuole e le case sono sicure?
Conosciamo il piano di emergenza del nostro Comune?
Abbiamo una cultura della prevenzione o ci affidiamo solo alla fortuna?

La prevenzione, per ora, è ancora l’unico “sistema d’allarme” che funziona con certezza, perché i terremoti torneranno ma la nostra impreparazione non è inevitabile.

 

Proviamo a ricordare, e tenere in memoria, almeno gli ultimi dieci importanti eventi sismici:

1) 2016-2017 Crisi Sismica Italia Centrale (Amatrice, Norcia, Capitignano)

2) 2012 Emilia

3) 2009 L'Aquila

4) 2002 Molise

5) 1997 Umbria-Marche

6) 1990 Sicilia Orientale

7) 1984  San Donato Val di Comino: Lazio, Abruzzo, Molise

8) 1980 Irpinia, Campania, Basilicata

9) 1976 Friuli, maggio e settembre

10) 1968 Sicilia Valle del Belice

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